” Magia: un antico modo di controllare il Mondo!”
la Magia oggi ritenuta una pratica di tipo folkloristico e relegata all’ambito delle superstizioni popolari ha sempre suscitato clamore e interesse, tanto che sono numerosissimi i libri e le rappresentazioni artistiche dedicate ad essa.
La Magia indice generale
in questo articolo dedicato all’approfondimento ai temi inerenti alla pratica magica è possibile trovare un indice e una panoramica di tutti gli articoli presenti nel sito
Scuole di Magia:
- Magia Bianca
- Magia Nera
- Magia Rossa
- Magia Verde
Libri di Magia:
- libri di esoterismo
Altre Scuole:
- divinazione
- Stregoneria
- magia dei cristalli
Approfondimenti:
- iniziazione alla magia
- il mago
Storia e approfondimenti
L’etimologia del vocabolo magia in greco μαγεία – Magheia, deriva dal nome con cui veniva indicata nell’antica Grecia la dottrina praticata dai Magi Μάγοι – Magoi, i sacerdoti zoroastriani dell’antica Persia.
Secondo i canoni delle scienze psico – antropologiche moderne la Magia nasce “come una forma di pensiero primitivo, una via individuale verso il soprannaturale, un modo di far fronte a situazioni di ansia e pericolo, un pensiero prescientifico o che va al di là delle spiegazioni offerte dalla scienza”.
Ancora la pratica magica viene definita come “l’espressione della creatività dell’essere umano, ma può divenire, al tempo stesso, strumento di potere e di controllo sociale”.
il pensiero Magico secondo Freud
Il pensiero magico costituisce un tipo di processo mentale in cui le associazioni tra un soggetto e un oggetto non rispondono ad una relazione di causa-effetto come nella logica deduttiva,ma risultano collegati tra loro per somiglianza, simpatia, oppure contiguità in quanto parti di un tutto.
Studiosi come James George Frazer e Bronislaw K. Malinowski furono tra i primi a studiare le dinamiche e le implicazioni del pensiero magico soprattutto in quelle società in cui le credenze nel soprannaturale si strutturavano profondamente nel tessuto sociale.
Secondo l’opera di Frazer , Il ramo d’oro, alla magia vengono attribuite relazioni causali di tipo meccanico proprie anche della scienza, ma a differenza di quest’ultima il magico si baserebbe su un’errata individuazione delle cause, attribuendo alla realtà oggettiva dei legami associativi che apparterrebbero esclusivamente della mente umana, ovvero:
- l’associazione per somiglianza, fondamento della “magia simpatica” oppure “omeopatica”, per cui il simile agisce sul simile;
- l’associazione per contiguità, fondamento della “magia contagiosa”, per cui due oggetti rimasti a lungo in contatto continuano a interagire anche a distanza.
La natura del pensiero magico è stata studiata anche dal punto di vista psicologico, Basandosi sulle teorie evoluzioniste del Frazer, Sigmund Freud accostò il pensiero magico dell’uomo primitivo a quello del bambino, il quale ritiene che la realtà sia influenzabile secondo i suoi pensieri ed i suoi desideri.
Freud in particolare definì la pratica magica come «onnipotenza del pensiero»: questa caratteristica, che sarebbe comune non solo ai popoli animisti e ai bambini, ma anche ai nevrotici adulti, porterebbe a dare importanza solo a quel che viene intensamente ed emotivamente pensato, indipendentemente da una realtà esterna.
il pensiero magico secondo la Storia
secondo gli studiosi quindi il pensiero magico sarebbe comune a tutte le forme religiose antiche e di stampo primitivo, dopo il cuore dell’opus sarebbe diretto nell’infusione della volontà del sacerdote – mago all’ambiente circostante eccitandone le “energie” e la materia stessa, per mezzo di riti, litanie, formule, gesti rituali, strumenti e materiali.
Moltissimi, sono libri che dall’antichità fino ad oggi sono a noi pervenuti contenenti formulari ed esercizi atti alla comunicazione del divino metafisico con la dimensione materiale dell’essere tra i più celebri è possibile ricordare Le opere enciclopediche di E. Levi, i libri più controversi di A. Crowley, e i libri di matrice più classica appartenenti ai diversi formulari Salomonici e ai testi degli antichi come Greci, Etruschi, Romani, Egiziani e Celti.
Magia ed Esoterismo
nonostante la lunga e necessaria introduzione storico scientifica, inerente al pensiero magico, è doveroso comunque ricordare e sottolineare che la pratica magica nasce in ambienti riservati, più propriamente nelle pratiche misteriche ed iniziatiche riservati agli “adepti” prescelti per questo tipo di conoscenza.
Ne sono un esempio la moderna Libera Muratoria, le Coven Wicca forme associative di natura riservata, ispirate alle vecchie forme di congregazione tipiche ad esempio dei Canoni Alchemici, delle Scuole Druidiche o dei diversi Ordini cavallereschi, senza dimenticare le antiche testimonianze che derivano dal classicismo: come la scuola Pitagorica o i famosissimi misteri Eleusini.
Fu proprio in questo tipo di scuole che venne teorizzata la prima forma di Scienza Metafisica che oggi noi conosciamo proprio sotto l’epiteto di “Magia”, che tuttavia secondo fonti non ufficiali sarebbe la corruzione di un antico epiteto iraniano di significato Equivalente ai nostri:
“Nosce te Ipsum”
“γνῶθι σαυτόν” – gnōthi sautón
(conosci te stesso)
Riferimenti sitografici: